Le indagini sulle consumatrici dimostrano che i capelli sono una parte importante della bellezza: una perdita anomala, una “crisi” di forfora o un aspetto poco sano influiscono sulla percezione di benessere estetico, ma anche psicologico. In queso articolo ti aiutiamo ad affrontare questi tre problemi, che potrebbero essere favoriti da un quarto in ascesa: il cuoio capelluto sensibile.
Il cuoio capelluto sensibile
Come la cute sensibile, che si irrita facilmente, anche il cuoio capelluto sensibile, che coinvolge circa il 15% della popolazione, può infiammarsi a causa di trattamenti sbagliati e aggressivi. A sua volta la chioma si indebolisce ed è più esposta anche alla comparsa della forfora, a una caduta anomala e alla disidratazione.
Servono prodotti delicati.
Gli shampoo per esempio devono avere una base lavante con pochi ingredienti e sostanze capaci di frenare il prurito, come il polidocanolo.
È importante anche il modo di veicolare le sostanze lenitive
Meglio scegliere texture leggere come i sieri o le mousse, da applicare sui fusti cercando di non interessare il cuoio capelluto.
Forfora e tinta: meglio di no
Se i capelli non sono in perfetta forma si devono evitare i trattamenti strong, ma per forfora e tinta la proibizione è doppia. La pelle non è integra, quindi il colore può irritare ulteriormente il cuoio capelluto. Inoltre la tenuta della colorazione sarà inferiore, perché le particelle di sebo che sono attaccate ai capelli impediscono che la tinta “prenda” in modo ottimale ed omogeneo. Quindi, prima risolvi il problema, poi pensa al colore. Seguendo le indicazioni che trovi in questa pagina potrai tornare presto a tingerti.
Rimedi contro la forfora
La pulizia profonda del cuoio capelluto ne previene il ritorno
D’inverno, le squamette tendono a infittirsi a causa del riscaldamento ma anche dello smog che, depositandosi sul cuoio capelluto, crea microinfiammazioni che possono rendere virulenti microbatteri o lieviti come il Pityrosporum ovale (normalmente presenti ma inoffensivi) e accentuare di conseguenza la forfora. Lava i capelli tutti i giorni o almeno tre volte alla settimana con un olio lavante o uno shampoo delicato, alternandolo a uno antimicrobico o a un antiforfora. Poi, spruzza dell’acqua termale, calmante e lenitiva, e asciuga i capelli a basse temperature, per non riscaldare troppo il cuoio capelluto e creare le condizioni base per un’accentuazione del problema. Non usare lacche, tinte o gel fino a quando il problema non rientra: per lo styling meglio le paste modellanti da mettere solo sulle lunghezze.
Se le cose peggiorano
Utilissima la pulizia profonda del cuoio capelluto, che previene il ritorno della forfora e stimola la microcircolazione locale, nutrendo i bulbi e rendendo i capelli più forti e sani. Il sistema più semplice è fare, ogni quindici giorni circa, un peeling delicato con un prodotto specifico o con il gommage in microgranuli che usi per il viso. Passalo delicatamente sul cuoio capelluto, tra una ciocca e l’altra, all’attaccatura dei capelli, prima di procedere allo shampoo.
Rimedi anticaduta
La cura prevede lozioni antinfiammatorie e farmaci specifici
Per contenere l’effluvio è utile una cura-urto “in-out”. Esterna, con lozioni a base di sostanze antinfiammatorie e antiossidanti naturali, come Omega 3, ubichinone, licopene, zinco, vitamine B5, B8, C ed E, da applicare sul cuoio capelluto con movimenti circolari mattino e sera per almeno 1-2 mesi. Interna, con l’assunzione, per 2-3 mesi, di integratori a base di estratti naturali come la cistina, la vitamina D3, la taurina, lo zinco e la serenoa repens, una pianta già utilizzata dall’antica medicina ayurvedica e che ha dimostrato essere un valido rimedio anche in base agli studi scientifici occidentali.
Se le cose peggiorano
Se dopo un mese la caduta persiste o è anomala (a chiazze o molto copiosa) potrebbe essere alopecia androgenetica, da diagnosticare con strumenti hi-tech, come il videodermatoscopio (valuta la percentuale dei capelli che crescono e che cadono, la loro densità e lo spessore). Se viene confermata, si passa a cure con farmaci specifici a base di 17 alfa-estradiolo (per bocca) o di Minoxidil (lozione), che aiutano a stimolare il ciclo riproduttivo dei capelli, o di Astaxantina (per bocca), antiossidante che contrasta l’invecchiamento delle membrane cellulari.
Rimedi per capelli stressati
Anche per le chiome è importante il relax
I capelli deboli e stressati sono spesso l’effetto di trattamenti aggressivi, come il brushing a colpi di phon molto caldo ma anche tinture e stirature troppo ravvicinate. Beauty routine: prima dello shampoo, almeno 1-2 volte alla settimana fai un impacco idratante, nutriente e lucidante con olio di argan, olio di neem o di jojoba. Massaggia lievemente il prodotto e lascia in posa per un paio d’ore prima di risciacquare più volte. Dopo, usa un olio lavante o uno shampoo dolcissimo arricchito con sostanze idratanti, oligoelementi e vitamine e, una volta alla settimana, alternalo al rhassoul, un’argilla schiumosa detergente ad alto contenuto di minerali (in erboristeria).
Se le cose peggiorano
Dormi almeno 7-8 ore a notte rispettando i ritmi luce-buio: contribuisce a mantenere un buon equilibrio ormonale, a garanzia anche della salute e della “forza” del capello. Se stai vivendo un lungo periodo di “stato d’allerta” segui un corso di rilassamento: la maggior secrezione di ormoni dello stress (corticotropina e prolattina) induce nel tempo diversi danni a tutto l’organismo, capelli inclusi. In più, tieni in borsetta uno spray curativo per i capelli, esattamente come un rossetto, da spruzzare sulle chiome esposte all’aria riscaldata.
Lascia un commento