In Italia, circa tre milioni di persone soffrono di diabete e, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, i dati sono sempre più in crescita tanto che, entro il 2030, potrebbe diventare la quarta causa di morte in Europa. Tra i diabetici, solo il 10% appartiene al tipo I, autoimmune, che insorge prevalentemente in giovane età ed è caratterizzato dalla scarsa presenza di insulina. Il 90% appartiene al tipo II, detto “diabete mellito”: è una malattia del mondo moderno in cui i fattori predisponenti possono essere l’ereditarietà, la cattiva alimentazione e l’obesità.
Una dieta ricca di alimenti a base di carboidrati e dolci e una circonferenza vita superiore a 88 cm per la donna e 102 cm per l’uomo fanno aumentare il valore dell’insulina nel sangue (stato di iperinsulinismo) e ridurre la sua efficienza. Un eccesso di insulina, a sua volta, causa un progressivo accumulo di grasso corporeo con una netta difficoltà nel dimagrire e recuperare il giusto peso corporeo. Si tratta di un vero e proprio circolo vizioso.
Ma il diabete si può associare all’insorgenza di complicanze croniche- degenerative molto più importanti, come quelle che colpiscono i piccoli vasi (soprattutto della retina e del rene) o i grossi vasi (con conseguente aterotrombosi delle arterie degli arti inferiori, del cuore, del cervello). Essendo spesso una patologia asintomatica può non essere diagnosticato per parecchi anni, quindi, oltre alla prevenzione per un corretto stile di vita, anche una diagnosi tempestiva è fondamentale.
Scopri se sei a rischio
L’insulino-resistenza è uno dei primi segni precursori del rischio di diabete e causa aumento della glicemia, stanchezza, perdita di memoria, sete, maggiore eliminazione di urina.
GLICEMIA – INSULINA INDICE H.O.M.A., (HOMEOSTASIS MODEL ASSESSMENT)
Il rapporto tra i valori della glicemia e dell’insulina a digiuno permette di conoscere l’Indice H.O.M.A., indicatore di uno stato di insulino-resistenza. I valori di normalità sono compresi tra 0.23 e 2.5 (per gli adulti) e 0.25 e 3.6 (per i bambini). Se il vostro valore è superiore a questi parametri, vuol dire che siete in una condizione di insulino resistenza, che può portare al diabete mellito tipo II, con conseguente accumulo di massa grassa nell’addome.
C- PEPTIDE
Esprime la funzionalità delle beta cellule del pancreas. Nelle persone affette da diabete i suoi valori sono più bassi.
EMOGLOBINA GLICATA
Indica un valore elevato della glicemia durante la giornata, in particolare della glicemia dopo i pasti sopra 140 mg/100 ml. Se l’emoglobina glicata è superiore a 6, è presente nell’organismo un processo di rapido invecchiamento in atto a causa della glicazione delle proteine ed è molto probabile che sia già presente il diabete di tipo II.
CORTISOLO
Può risultare aumentato causando una perdita di massa magra muscolare e un accumulo di grasso addominale, che aggrava ancor più la condizione di insulino-resistenza. Il cortisolo è l’ormone dello stress metabolico e psichico.
PROTEINA C REATTIVA
Esprime il processo infi ammatorio diffuso che l’obesità viscerale addominale causa in una persona in sovrappeso oppure obesa. La proteina C reattiva è prodotta dal fegato. È consigliato eseguire un’ecografi a epatica per verifi care la condizione di steatosi epatica (fegato grasso) se il valore è superiore a 0.5 mg/100ml.
TESTOSTERONE
Alti livelli di insulina a digiuno sono accompagnati da bassi livelli di testosterone nell’uomo, responsabili di profonda astenia, riduzione della libido e anoressia sessuale in soggetti anche giovani.
Consigli anti diabete
- Dimagrisci, specialmente nel giro vita: il grasso addominale genera insulino resistenza.
- Tieni sotto controllo, con l’alimentazione, la secrezione di insulina, individuando la tua dose personale giornaliera di carboidrati.
- Fai largo uso di pesce azzurro per la loro preziosa riserva di acidi grassi Omega-3.
- Elimina la steatosi epatica (fegato grasso) con una dieta: mangia pochi carboidrati ed evita grassi saturi e alcool.
- Muoviti: fai almeno 10 mila passi al giorno ed esercizi di resistenza.
Fattori di rischio
I seguenti elementi costituiscono aggravanti per il rischio di contrarre il diabete mellito. Dovresti fare particolare attenzione se…
Se hai:
- Più di 45 anni.
- La pressione arteriosa alta.
- Grassi elevati nel sangue.
- Hai avuto il diabete in gravidanza.
- Hai partorito un neonato di peso superiore ai 4 chili.
Se sei:
- In una famiglia di soggetti con diabete mellito.
- In sovrappeso o obeso.
- Sedentario.
- Poco attento alla tua alimentazione
Giornata mondiale anti diabete
Per sensibilizzare la popolazione e favorire la prevenzione, ogni anno Diabete Italia Onlus allestisce presidi diabetologici dove, grazie al volontariato di medici, operatori sanitari, infermieri e associazioni di pazienti, tutti i cittadini potranno ricevere materiale informativo, consulenza medica qualificata, ma soprattutto potranno effettuare gratuitamente l’esame della glicemia. Da una piccola goccia di sangue, ottenuta con una puntura sul polpastrello di un dito, è possibile conoscere il livello del glucosio nel sangue (glicemia). Sarà inoltre possibile compilare un questionario diagnostico per scoprire la percentuale di rischio diabete da qui a 10 anni. Ma gli eventi si susseguono per tutto un mese. Le informazioni sulle iniziative sono disponibili sul sito www.diabeteitalia.it
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