Hai le idee chiare sulla contraccezione d’emergenza? Forse no. Lo dimostra una ricerca presentata all’ultimo congresso mondiale sulla Riproduzione Umana, condotta su 1234 italiane. Il 34 per cento non conosce il meccanismo d’azione dei due metodi che si possono usare in questi casi, la pillola del giorno dopo e quella dei 5 giorni dopo. Il 35 per cento non sa come ottenere la prescrizione di questi farmaci, il 27 per cento teme possano causare infertilità e ben il 45 per cento pensa che provochino un aborto. Eppure, l’OMS ha ribadito che la contraccezione d’emergenza non va confusa con la RU 486, la cosiddetta pillola abortiva. È solo un “metodo di emergenza” per evitare di mettere in cantiere un bambino, se c’è stato un incidente di percorso nella normale contraccezione.
Come orientarsi nella scelta? Dipende dal momento in cui avviene il rapporto a rischio. Ecco i quattro casi più classici.
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Soluzione: chiedi al medico la pillola del giorno dopo. Va presa nelle prime 12-24 ore dal rapporto a rischio e ha un’efficacia contraccettiva pari al 95 per cento, perché ritarda l’ovulazione o, se è già avvenuta, evita l’incontro tra ovulo e spermatozoi. Dopo 24-48 ore dal rapporto, invece, meglio la pillola dei 5 giorni perché è più efficace nel bloccare il picco di LH (ormone che induce l’ovulazione) e, quindi, nell’inibirla.
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Soluzione: puoi ricorrere alla pillola dei 5 giorni dopo, chiamata così perché la sua efficacia dura appunto fino a 120 ore dal rapporto. Ha una percentuale di successo del 98 per cento. Però, se l’ovulo è già stato fecondato (ma tu non puoi saperlo), non funziona perché non si tratta di una pillola abortiva. Comunque, se accettassi la gravidanza, sappi che il farmaco non danneggia il feto. Altrimenti, raschiamento o RU 486.
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Soluzione: no. Quando c’è un ritardo la contraccezione d’emergenza non funziona più. Se l’ovulo è stato fecondato, si è ormai impiantato nell’utero: la gravidanza è avviata e nessuna pillola del giorno dopo è in grado di interromperla. Il consiglio? Fai il test di gravidanza: funziona fin dal primo giorno di ritardo. Se fossi incinta e decidessi di non tenere il bambino, puoi optare per la pillola abortiva o per il raschiamento.
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Soluzione: puoi ricorrere alla RU 486 fino alla 7a settimana di gravidanza. Devi andare in ospedale col certificato del medico che attesti la gravidanza e la tua volontà di interromperla. Dopo una settimana, verrai ricoverata in day-hospital per la pillola abortiva. Dopo 48 ore, altro ricovero per assumere le prostaglandine: stimolano le contrazioni dell’utero utili a espellere l’embrione. Dopo 15 giorni, terzo appuntamento per verificare che l’aborto sia avvenuto. Altrimenti, non resta che il raschiamento.
Pillole a confronto
Ecco i farmaci che puoi usare nelle emergenze
Pillola del giorno dopo
Come e quando agisce: blocca l’ovulazione, se assunta nelle 72 ore ( 3 giorni) successive a un rapporto a rischio.
Come si usa: un’unica compressa di levonorgestrel (un progestinico) da assumere a digiuno. La sua efficacia è pari al 95%, ma è tanto maggiore quanto prima viene assunta (è massima nelle prime 12 ore da rapporto a rischio). Se pesi più di 75-80 chili può non funzionare (allerta dell’FDA).
Come ti senti dopo averla presa: nessun sintomo o disturbo. Generalmente il ciclo compare alla data prevista, senza ritardi o anticipi.
Effetti negativi: cefalea, nausea e, raramente, vomito. In questo caso, prendine un’altra dopo 2-3 ore: se l’hai vomitata, non hai avuto il tempo di assimilarla.
Pillola dei 5 giorni dopo
Come e quando agisce: blocca l’ovulazione in una percentuale leggermente più alta di quella del giorno dopo. Va assunta al massimo entro 120 ore ( 5 giorni).
Come si usa: 1 compressa di ulipristal (un antiprogestinico) da assumere a digiuno. La sua efficacia è pari al 98 per cento, ma è tanto più alta quanto prima viene assunta (è massima nelle prime 48 ore).
Come ti senti dopo averla presa: Nessun sintomo o disturbo. Generalmente il ciclo compare alla data prevista, senza grossi ritardi o anticipi.
Effetti negativi: i più frequenti sono mal di testa, nausea, dolori addominali.
RU 486
Come e quando agisce: blocca la crescita del sacco embrionale, inducendo un aborto farmacologico. Si somministra entro la 7a settimana di gestazione.
Come si usa: una prima pillola di mifepristone (anti-progesterone con azione abortiva) e, dopo 2 giorni, una pastiglia di misoprostolo (prostaglandina) che stimola le contrazioni uterine, provocando l’ aborto.
Come ti senti dopo averla presa: dopo 2-4 ore dalla somministrazione della prostaglandina, puoi avere dolori addominali, più intensi di quelli mestruali, dovuti alle contrazioni dell’utero, e perdite di sangue abbondanti. Inoltre, potresti accusare nausea o diarrea.
Effetti negativi: i più frequenti sono mal di testa, nausea, dolori addominali.
Chi le prescrive e dove trovarle
Le pillole anticoncezionali d’emergenza possono essere prescritte con ricetta non ripetibile dal medico di famiglia o da un ginecologo: ospedaliero, di fiducia o di un consultorio. Le acquisti in farmacia a tue spese (quella del giorno dopo costa 12,90€, l’altra 34,89€) e il medico non può rifiutarsi di farti la ricetta, o il farmacista di darti il farmaco. La prescrizione della Ru 486, invece, viene fatta solo in ospedale.
Un aiuto subito
Hai paura di essere rimasta incinta? Chiama subito il numero 333-9856046 di Vita di Donna, Associazione no profit che offre informazioni sulla salute sessuale delle donne, contraccezione d’emergenza compresa. Il numero è attivo 365 giorni l’anno dalle 9 alle 19. Oppure vai sul sito della Sigo (www.sceglitu.it) dove avrai una risposta del ginecologo online in giornata. C’è anche la mappa, divisa per regioni, dei consultori cui rivolgerti.
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